Da: L’ Atto di Volontà (Ed. Astrolabio) e dall’articolo della Rivista dell’Istituto (Aprile 1993)
“ …Il volume – L’Atto di Volontà – dovrebbe essere considerato un inizio e non una fine. …
Le risorse della volontà umana sono immense e lo scopo del Progetto Volontà è di aiutare a realizzarle.
…Il Progetto è la formulazione di un piano di lavoro generale e vuole costituire un incentivo per ulteriori ricerche, perché individui e gruppi proseguano il lavoro sulla volontà e portino altri a conoscere l’importanza del suo corretto uso.
…Si sta formando un gruppo internazionale che agirà come punto focale e raccoglierà le adesioni e le esperienze di coloro che desiderano prendere parte attiva al Progetto.
…L’uso superiore della volontà – il contatto con la Volontà Transpersonale e l’unificazione con la Volontà Universale – può fornire strumenti per ottenere una pace vera, …al fine di risolvere i grandi problemi dell’Umanità;
…. E «poiché le guerre iniziano negli animi degli uomini, è negli animi degli uomini che le difese della pace devono essere costruite»” (premessa dell’Atto costitutivo dell’UNESCO firmato nel 1945).
Solo dopo molti anni da queste parole di Assagioli avvenne l’incontro di quel “gruppo internazionale” da lui previsto che si tradusse nell’evento del primo Congresso di Psicosintesi sulla Volontà tenutosi a Bologna nel 2000, che a tutt’oggi (trascorso quasi un quarto di secolo) resta unico e isolato. Un’osservazione che porta a considerare la necessità di tempi più maturi per affrontare utilmente il tema della Volontà, ai quali ci stiamo comunque velocemente avvicinando.